La Val Rendena è attraversata da circa 30 km di pista ciclabile che collegano Madonna di Campiglio a Villa Rendena, quindi a Tione di Trento e alla località Ponte Pià, dopo Ragoli.
Tratti pianeggianti si alternano a brevi salite proponendo un itinerario di saliscendi che costeggia le sponde del fiume Sarca. Adatto alla famiglia, offre una piacevole pedalata all’aria aperta, da trascorrere in tutta tranquillità e senza troppa fatica.
Partendo da Madonna di Campiglio si scende fino a Pinzolo per circa 13 km su un itinerario asfaltato alternato da brevi tratti di strada sterrata (pendenze non oltre il 10%), attraverso scorci unici sulle Dolomiti e sulla Val Brenta. Giunti a Pinzolo, è possibile ritornare a Madonna di Campiglio con il Bici bus oppure proseguire lungo la valle. Sono 17 i chilometri di percorso asfaltato delimitato e ben segnalato che parte da Pinzolo e porta fino a Tione, lungo una piacevole discesa intervallata da tratti pianeggiati e brevi salite.
La prima parte fiancheggia la “piana di Curio”, la zona agricola di Caderzone Terme dove sono presenti diverse stalle e ampi prati che rendono il paesaggio unico. Si prosegue quindi fino al Parco Crosetta per poi raggiungere Mortaso, Spiazzo e Borzago. Dopo una breve salita e superato l’abitato di Ches, si raggiunge il Parco Masere di Pelugo e si costeggiano i prati di Vigo, Darè e Javrè. Giunti a Villa Rendena si può proseguire verso località Sesena di Tione, quindi Preore, Ragoli e Ponte Pià.
Il rientro può essere affrontato in bici, in e-bike oppure con il Bici bus Garda Dolomiti.
La Val Rendena, da Madonna di Campiglio a Villa, è chiamata "Verde valle" per il colore della natura, un verde intenso e smagliante, che l’avvolge. Boschi secolari digradano dalle alte quote fino a sfiorare i paesi, piccoli borghi alpini tutti da scoprire con i loro tesori di arte e di storia: chiese di origine medievale affrescate tra la seconda metà del XV e la prima metà del XVI secolo dai Baschenis, pittori itineranti provenienti da Averara, in provincia di Bergamo, capitelli votivi, musei sugli usi, i costumi e i mestieri tradizionali della Val Rendena, caratteristici centri storici che ancora conservano le tipiche architetture di un tempo, piazze e fontane che si incontrano d’improvviso camminando tra le strette vie dei centri abitati, paesaggi di rara bellezza risultato del felice incontro tra la natura e il lavoro dell’uomo.
Madonna di Campiglio: 1. Museo delle Guide e delle Genti di Campiglio; 2. Chiesa di Santa Maria Antica
Sant'Antonio di Mavignola: 3. Chiesetta di Sant’Antonio Abate
Carisolo: 4. Cascate di Nardis; 5. Chiesa di Santo Stefano; 6. Castagneto; 7. Antica Vetreria
Pinzolo: 8. Chiesa di San Vigilio
Giustino: 9. Chiesa di Santa Lucia; 10. Municipio
Massimeno: 11. Chiesetta di San Giovanni Battista
Caderzone Terme: 12. Maso Curio; 13. Terme Val Rendena-Fonte Sant’Antonio, Casa della cultura, Museo della malga
Strembo: 14. Sede del Parco Naturale Adamello Brenta
Bocenago: 15. Centro storico; 16. Galleria "Come eravamo"; 17.Cascate del Masanel
Mortaso; Fisto, Spiazzo, Borzago: 18. Fontana;
19. Fontana;
20. Museo della guerra bianca adamellina; 21. Chiesa di San Vigilio;
22. Cort da Togno
Pelugo: 23. Chiesa di Sant'Antonio Abate
Vigo Rendena: 24. Bicigrill; 25. Capitello delle quattro facce; 26. Grotta della Madonna di Lourdes
Darè: 27. Casa Cüs
Javrè, Villa Rendena: 28. Casa Guste; 29. Chiesa di Santa Maria Assunta;
30. Chiesa della Madonna della Misericordia e parco “Pafsang”
Verdesina: 31. Chiesetta dei Santi Rocco e Sebastiano
Tione di Trento: 32. Chiesetta di San Vigilio
Montagne: 33. Villa Santi
Ragoli: 34. Iron
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