La valle gentile
Cit. Douglas William Freshfield, The Italian Alps, 1875
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La Val Brenta raccontata da Sara
Ho calpestato il pascolo della Val Brenta in località Brenta Bassa una moltitudine di volte. In famiglia, in solitaria, per lavoro, prendendo per mano gente conosciuta e non; chi andava alla ricerca di pace, chi di meraviglia. L’ho vissuta in qualsiasi momento della giornata, dall’alba al tramonto, fino alla notte stellata. Ha sempre avuto qualcosa da dirmi: a volte era un semplice sussurro, altre volte una musica leggera, oppure calzante, a ritmo di suoni orchestrati da artisti jazz di fama internazionale. La nota comune è sempre la poesia: parole messe in rima, dosate e pesate bene, sussurrate, proprio come un soffio di gentilezza. Di poesia.
La salita a Malga Brenta Alta
Ci si abbandona il pascolo di Malga Brenta Bassa alle spalle e si prosegue lungo il sentiero che costeggia il corso del Rio Val Brenta. Ci si immerge nel fitto bosco di abeti, alti, possenti, sembrano antichi Samurai, messi lì a proteggere le cattedrali naturali della valle. Dalla malga alla teleferica è un attimo, la strada è ampia e sterrata, non sembra far parte di un mondo di suggestioni poetiche, anche se ad ogni rima alternata, ci si imbatte in un fruscio, un movimento di fronde, un alito di vento.
Dalla teleferica la strada si fa sentiero, la vegetazione è ancora fitta, l'allitterazione dei suoni del bosco e dell’acqua spezzano il verso del cammino. Quando la vegetazione si dirada, sembra quasi un enjambement di paesaggi: si inizia a salire su un sentiero di pietre e sassi, scalini semantici che stanno per rivelare qualcosa di maestoso, quasi divino. Lassù, in alto, nel cielo, il sussurro delle cime del Brenta si fa canto.
Si raggiunge un cancelletto di legno. E’ un “a capo” che apre su una strofa pianeggiante, ancora un pò di bosco, e poi il pascolo di Malga Brenta Alta. Il bivacco lo si sente fremere da lontano: è piccolo, ma confortevole. Sa di bosco e di stelle.
Là davanti a te, domina in tutta la sua bellezza, la “torre” più romantica del gruppo di Brenta: il Crozzon di Brenta. Lo sguardo rimane fisso sulle sue linee. I suoi versi, che fanno rime con le nuvole, non smettono di cantare una poesia che fonde parole e suoni, lacrime e pensieri, ritmi e battiti.
Ai 1670 m di quota di Malga Brenta Alta la vita si manifesta. In versi. In strofe. In POESIA.
Alda Merini