La valle ammaliante
Jean-Jacques Rousseau
Per scoprire...
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...per scoprirsi
L'incantesimo della bellezza
il mondo dall'altoEra bravo col drone, sembrava un’estensione dei suoi occhi, lo alzava in volo ovunque potesse, tanto che ormai riconosceva il mondo più dall’alto che con i piedi a terra. Motivo per cui chiamavano sempre lui per le riprese più difficili, riusciva a cogliere l’intimità delle cose, a restituirne i sentimenti. E poi adorava la montagna, quella d’alta quota, e i ghiacci perenni, ne era affascinato, quasi ossessionato.
Quando, ad ottobre, lo chiamarono per registrare un docufilm sul ghiacciaio del Lares, non ci pensò due volte ad accettare.
il canto del ghiaccioL’elicottero portò la troupe sulla vedretta. Uno spettacolo sublime accompagnato da un profondo senso di sacro. E sgomento. Terrore per il gigantesco e repentino collasso di questo ghiacciaio millenario. Le riprese parlano da sole narrando il Canto del ghiaccio e il suo lamento.
La discesa a piedi fu lunga, con sosta alla Malga Lares e poi giù per la lunga e ripida valle dominata dai larici secolari che ad ottobre luccicavano in un mare dorato. Questo fu troppo per lui, lui che al cospetto della bellezza piangeva come un bimbo.
La Val di Lares lo affascinò fino a sedurlo e lui si abbandonò sorridendo all’incantesimo.