Val Nova

La valle fatata

Per scoprire...

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...per scoprirsi

solstizio d’estateSto qui di fronte alla vetrata che si affaccia su questa città sonnolenta, oggi un altro convegno dove si parlerà di antropologia della montagna, mentre nella mia testa girano quelle parole, a rivivere l’emozione di un bambino accompagnato alla scoperta dei segreti della valle, un tempo cantati ed ora custoditi nelle pagine ingiallite di libri dimenticati.

Oggi non è una giornata come le altre, è il solstizio d’estate e c’è la luna piena, come quella notte, quando con lo stato d’animo pieno di aspettativa e timore ci eravamo appostati al passo Bocchetta di Remà per spiare dall’alto il prodigio del lago dei Casinei.

Eravamo partiti al mattino da malga Nova, dove i pastori custodiscono le mucche in estate, per raggiungere il passo. Ci eravamo fermati al lago dei Casinei a rifocillarci e giocare per tutto il giorno, l’attesa però ci consumava. Gli adulti ci ammonivano di non parlarne per non rischiare di rompere l'incantesimo. La notte avremmo dormito presso il bivacco della malga Casinei di Nova e a fianco del grande focolare di pietra ci saremmo raccontati del lago, ognuno con la propria versione piena di meraviglia e stupore.

Il lago dei CasineiQuello specchio d’acqua, smeraldino di giorno e cupo di notte, era nato dall’amore di due anime, così come l’acqua nasce da quello tra idrogeno e ossigeno, traviate dalla bramosia di un'incantatrice insaziabile. Le si poteva scorgere assieme solamente nei pleniluni dei solstizi quando, per pochi attimi, sullo specchio d’acqua due figure luccicanti danzano in un abbraccio eterno strette in un mantello di stelle.

La brezza si levò leggera ad increspare la superficie del lago in un fantastico gioco di luci e bagliori disegnando movimenti e linee di fronte ai miei occhi, poi furono le lingue giallastre del fuoco acceso nel grande focolare di malga Casinei di Nova a ridestarmi tra le risate e gli schiamazzi dei miei giovani compagni…