Por

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Por è una frazione del Comune di Pieve di Bono, diventato Pieve di Bono-Prezzo a partire dal 1° gennaio 2016.

Piccolo villaggio adagiato sul versante del monte Nozzolo da quale di gode di una vista panoramica sul lago d'Idro, sulla conca di Pieve di Bono e sulle Dolomiti di Brenta. Il forte Carriola, adagiato su un cocuzzolo sul fianco orientale della valle, venne eretto nel 1910 con la funzione di collegamento con la Valle di Ledro.

Essendo stato tra gli ultimi costruiti in Trentino fu realizzato ricorrendo a tutti i più recenti ritrovati tecnologici, fra cui l’utilizzo abbondante di calcestruzzo armato con putrelle di 50 cm di altezza. Il forte fu fatto saltare alla fine del conflitto per recuperare il materiale ferroso e per questo motivo attualmente si trova in condizioni di conservazione peggiori rispetto agli altri due esistenti, ma nonostante ciò conserva un grande fascino per la struttura architettonica e per lo splendore dell’ambiente naturale che lo circonda.

Punti di interesse

castel romano

Edificato sul dosso di Sant’Antonio a dominare la Pieve di Bono e tutta la Valle del Chiese fino al Lago d’Idro, Castel Romano compare per la prima volta in un documento datato 12 dicembre 1253. Nel XIV secolo divenne proprietà della famiglia Lodron, la quale diede vita ad una nuova stagione architettonica edificando attorno al mastio originario alcune aree residenziali. Nonostante il castello abbia subito consistenti danni durante la Prima Guerra Mondiale conserva viva la memoria del proprio passato: i cruenti scontri tra le milizie milanesi e veneziane, gli intrighi politici di XV secolo, il passaggio a feudo vescovile, la fugace occupazione delle truppe garibaldine (1866). Una leggenda circonda il maniero di un alone di mistero, è la storia della Contessa Dina, la rampolla della famiglia Lodron che soleva invitare al castello i più bei giovani del feudo per sedurli e poi ucciderli. Fu un prete a rompere il sortilegio, uccidendo la contessa e liberando così le comunità dal suo incantesimo.

GRande guerra forte carriola

Tra il 1909 ed il 1915, alle pendici del monte Nozzolo (1.054 m), il Genio austriaco costruì l’ultima imponente fortezza, per integrare e rafforzare lo Sbarramento di Lardaro. Forte Carriola, innalzato secondo i più avanzati criteri bellici dell’epoca, fu una delle ultime opere di ingegneria militare ad essere edificata in Trentino dall’Impero austroungarico. Caso esemplare di opera militare corazzata, perfettamente mimetizzata nel paesaggio, era suddiviso in tre nuclei: la casamatta principale, per gli alloggi della guarnigione, il blocco della batteria degli obici e un grosso cofano in calcestruzzo adibito a postazione per il combattimento. Armato fino ai denti, era dotato di una sala macchine fornita di corrente elettrica per manovrare le pesanti armi da tiro (obici e cannoni) oltre a numerose postazioni per mitragliatrici. Il forte non subì danni durante il conflitto, venne invece parzialmente demolito in seguito per opera dei recuperanti intenti ad estrarne il ferro delle armature.

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