Praso

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Il Comune di Valdaone è stato istituito con decorrenza 1° gennaio 2015 dalla fusione dei Comuni di Bersone, Daone e Praso.

Praso è posto sulla strada che porta nella Valle di Daone. La parrocchiale di S. Pietro sorge al margine orientale del paese con la larga piazza dinanzi e in vista della conca della Pieve di Bono; è di origine medievale, ricostruita nel XVII secolo in stile barocco.


Sevrór e la Chiesa di San RoccoDa Praso, per una stradina tra i campi, si raggiunge l'abitato semiabbandonato di Sevrór (786 m), ai piedi del dosso del castello. Su un verde rilievo la chiesa di S. Rocco, della quale si ha notizia nel 1530, ma che fu rimaneggiata nel XVIII secolo. Presenta una facciata barocca ed un piccolo campanile che ospita una campanella. L'altare accoglie un'artigianale pala dei S.S. Rocco e Sebastiano con la Madonna e Bambino di un certo Faletti (1851). La cupola del presbiterio è adornata da affreschi settecenteschi tra eleganti stucchi. Il villaggio è composto da poche case che conservano la precisa lezione architettonica delle Basse Giudicarie: basamenti di pietra, portali di granito, inferriate di ferro battuto, porte con sovrastrutture lignee, tetto a due spioventi di “scàndole”.

Sevrór è stato risparmiato dalla prima guerra mondiale, mentre gli altri paesi della valle sono stati praticamente distrutti e poi ricostruiti con edilizia all'italiana, interamente in muratura, con tetti a quattro spioventi. Le selve dei luoghi furono colonizzate da gente venuta da fuori per fare i carbonai, i quali fondarono pure Merlino. Le poche case che compongono l'abitato conservano le strutture architettoniche tipiche della Valle del Chiese.

Punti di interesse

Percorso del legno

Il percorso del legno di Praso è un museo all’aperto dove si possono ammirare i lavori d’intaglio realizzati a partire dagli anni ’90 dalla Scuola del Legno di Praso, unitamente alle opere prodotte da artisti di fama internazionale impegnati nei biennali simposi del legno, organizzati dal 2009 dall’associazione filodrammatica La Büsier. Tra le strade, i vicoli e le piazzette del paese di Praso, si incontrano numerose sculture lignee selezionate ed esposte raffiguranti opere astratte, composizioni fiabesche e bassorilievi che ritraggono scene di vita rurale appartenenti ad un mondo contadino ormai tramontato.

Forte corno

Eretto tra il 1883 ed il 1890, ad integrare lo Sbarramento di Lardaro, forte Corno riassume l’architettura militare di fine ‘800, scaturita dalle teorie progettuali del colonnello Julius Vogl e dalle regole dei forti di Montagna confluite nelle opere di combattimento a distanza. È una struttura di immenso pregio nell’ambito dei forti ottocenteschi, con 54 stanze distribuite lungo ben 5 quote differenti a seguire la morfologia del versante della montagna. Ancora oggi mantiene l’austero fascino di un guardiano vetusto che domina dall’alto (1.068 mslm) l’intera valle sottostante. Completamente ristrutturato, il forte è oggi accessibile grazie alle visite guidate curate dall’associazione La Büsier, arricchite in estate da un piacevole percorso multimediale.

Tratto in parte da comunitadellegiudicarie.it

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