Il sentiero B06, che da Patascoss conduce al Lago di Nambino, viene presentato senza barriere, adatto a tutti, e in grado di rispondere alle esigenze delle persone disabili.
Il Lago NambinoLa notizia non può che fare piacere a tutti gli amanti della montagna. Collocato a 1718 metri di altitudine, poco sopra Madonna di Campiglio, questo tranquillo specchio d’acqua circondato dai boschi, con un ampio rifugio per accogliere gli escursionisti e le Dolomiti di Brenta a fare da sfondo, costituisce uno degli angoli più suggestivi del Trentino. Il lago è, inoltre, il punto di partenza per numerose escursioni, tra cui il famoso giro dei 5 Laghi: lago Ritorto, lago Lambin, lago Serodoli, lago Gelato e quindi lago Nambino. L’accesso a questo angolo incantato del Parco Naturale Adamello Brenta, privo di automobili, è possibile in due modi: da Malga Patascoss, in 45 minuti di passeggiata lungo un sentiero pianeggiante, oppure salendo dalla sottostante piana di Nambino, in circa un’ora e in leggera salita.
“È facile comprendere come rendere un luogo con queste caratteristiche accessibile anche alle persone con disabilità, soprattutto motoria, fosse una sfida importante".
presidente del Parco Walter Ferrazza
ACCESSIBILE A TUTTI Una sfida peraltro non isolata, che si inquadra negli sforzi che da tempo stiamo sostenendo per rendere inclusive alcune delle zone più significative dal punto di vista naturalistico dell’area protetta. Il “Parco per tutti” è, infatti, un vero e proprio progetto, completo, con una finalità importante: la fruizione della natura il più possibile in autonomia. Uno dei nostri impegni è promuovere la conoscenza delle problematiche relative all’agevole fruibilità dei siti, dei servizi e delle relative attrezzature, compresi i sistemi di trasporto, da parte di una fascia più ampia possibile di cittadini. Interventi che possono sembrare a volte un po’ impattanti ma dei quali proprio il Parco si fa garante, puntando al migliore equilibrio tra esigenza di accesso e conservazione dell’ambiente.
Sicurezza e Inclusione nella NaturaL’intervento che il Parco e il Sova hanno deciso di realizzare ha comportato innanzitutto alcuni lavori di livellamento e piccole deviazioni, senza impattare in maniera significativa sul tracciato. Nei punti più stretti il sentiero è stato portato ad una larghezza di circa 1,20 m. Dove sono presenti massi di grosse dimensioni, impossibili da rimuovere senza alterare drasticamente l’aspetto dell’area, il progetto ha previsto la realizzazione di camminamenti in tronchi e tavole di larice appoggiate sui massi stessi. Inoltre, dove il dislivello è più accentuato, sono stati collocati dei parapetti. “Possiamo parlare tranquillamente di lavori a basso impatto ambientale e paesaggistico – sottolinea il direttore del Parco Naturale Adamello Brenta Cristiano Trotter - Le modifiche apportate, in particolare la risistemazione del fondo e i parapetti di legno nei punti più critici, verranno apprezzate da tutti coloro che percorreranno il sentiero, i disabili, ma in generale chiunque voglia godersi una magnifica passeggiata nei nostri boschi in sicurezza, senza rinunciare alle emozioni generate da un’autentica immersione nella natura".