Una giornata di guerra a Forte Larino dove la memoria si fa esperienza sensoriale
“Una giornata di guerra al Forte”Al Forte Larino, in Valle del Chiese (Lardaro, Comune di Sella Giudicarie), la storia non si osserva da dietro una teca, si respira, si ascolta, si percepisce nell’aria. È il cuore di Una giornata di guerra al Forte, l’installazione multisensoriale inaugurata lo scorso 2 agosto all’interno di una delle più suggestive fortificazioni del Trentino. Un percorso immersivo che restituisce la quotidianità dei soldati della prima guerra mondiale attraverso suoni, luci, immagini e odori, coinvolgendo tutti i sensi del visitatore.
Un viaggio emotivo e personaleIl percorso si articola in quattro stanze, ciascuna dedicata a un momento simbolico della vita al fronte. Dall’odore metallico degli spazi militari all’ingresso, si passa, nel secondo spazio, ai suoni dell’attesa che immergono il visitatore in una sospensione carica di tensione. Nella terza sala, un filmato ricostruisce con intensità visiva e sonora lo scontro bellico mentre l’ultima stanza, attraverso i profumi della natura e un’atmosfera pacificata, rappresenta la rinascita e la speranza. Non si tratta di una ricostruzione storica tradizionale, ma di un viaggio emotivo e personale in cui la memoria collettiva prende forma attraverso stimoli sensoriali intensi. Elemento centrale dell’iniziativa è l’accessibilità. Il percorso è stato progettato per essere fruibile anche da persone con disabilità sensoriali, offrendo una fruizione multilivello in cui l’assenza di un senso non rappresenta un limite, ma apre a nuove modalità percettive. Gli spazi sono privi di barriere architettoniche e permettono una visita autonoma in un contesto sicuro e accogliente.
ascoltare, toccare, percepire e respirare“L’idea di PiMuSe (Piccoli musei sensoriali) - spiega Maura Gasperi di Natourism, azienda trentina attiva nella promozione del turismo accessibile e coordinatrice del progetto realizzato a Lardaro - nasce dal desiderio profondo di rendere i musei, soprattutto quelli più piccoli, luoghi inclusivi, capaci di accogliere davvero tutti. Vogliamo che non siano solo spazi da osservare in silenzio, ma esperienze da vivere con tutti i sensi: ascoltare, toccare, percepire e anche respirare. La creazione del percorso sensoriale dentro Forte Larino - aggiunge - ha significato dare voce ai sensi, per far rivivere una giornata di guerra di un soldato: l’attesa e la paura, un pugno nello stomaco che scuote e fa riflettere. Ma il viaggio termina con un’ultima stanza, di colori e suoni che schiudono alla luce, per ricordarci che l’uomo, nonostante tutto, custodisce la speranza di vivere.”
"La frontiera olfattiva ci invita a scoprire la bellezza attraverso nuove vie, creando un legame intimo ed emozionale con il patrimonio culturale." - Maura Gasperi
Valorizzare il patrimonio storicoLa scelta di Forte Larino come sede del progetto rafforza il legame tra territorio, memoria e innovazione. Costruito tra il 1860 e il 1861, l’edificio faceva parte del sistema difensivo austro-ungarico della Valle del Chiese, realizzato per controllare il confine con il Regno d’Italia. Oggi si propone come luogo di cultura contemporanea, capace di restituire significato al passato attraverso linguaggi nuovi.
