Nulla è impossibile per chi ha il coraggio di buttare il cuore oltre l’ostacolo, come ci insegnano i partecipanti a “Brenta Open” con le loro imprese.
Raccontare cosa e stato e cosa ha significato per me “Brenta Open” e quasi piu difficile che scalare il Castelletto Inferiore. Mettere su carta e trasformare in parole sensazioni cosi piene e forti e davvero molto impegnativo, ma altrettanto emozionante e portarvi con me su queste alte cime. Indossate correttamente l’imbragatura, allacciate il caschetto, stringete le scarpette, liberate la mente e ascoltate.
“Brenta Open” è la dimostrazione che la disabilità può trasformarsi da limite in opportunità.
IL PROGETTO“Brenta Open” nasce nel 2015, quando si pensava a un importante evento per celebrare il 150° anniversario della prima salita sulla cima Tosa. In questa occasione, alcune persone con un immenso cuore hanno accompagnato sulla seconda cima piu alta del Brenta un giovane ragazzo con autismo e la sua assistente. Da qui, anno dopo anno, la storia di pochi inizia a essere la conquista di molti e le Dolomiti di Brenta, in tutto il loro splendore, fanno il resto.
L'OBIETTIVO“Brenta Open” e un gruppo di persone che ha un obiettivo comune ben chiaro: rendere le Dolomiti, Patrimonio dell’Umanita Unesco dal 2009, fruibili da parte di tutti. Nell’ambiente naturale piu che le barriere architettoniche entrano in gioco quelle legate alla forza morale, alle qualita umane e al carattere che spesso sono direttamente legate alle difficolta affrontate nella vita. L’accesso alle montagne, indipendentemente dall’abilita o dallo stato psicofisico, e una conquista eccezionale.