La mobilità corre verso il futuro
Le sfide della mobilità dalla crescita della micromobilità agli investimenti nella guida autonoma, dai progressi dell'elettrificazione al potenziale dell'intelligenza artificiale generativa, la mobilità corre verso il futuro.
Nuove tecnologie per nuovi modi di spostarsiIn un decennio di notevoli sviluppi per la mobilità, il 2024 riesce ancora a distinguersi: la crescita della micromobilità, i progressi nell’elettrificazione dei veicoli e i continui investimenti nella guida autonoma rientrano nel lungo elenco di quelle tendenze che stanno modificando il nostro modo di spostarci in tutto il mondo. Gli attori principali della mobilità hanno inoltre deciso di scommettere in misura maggiore in tecnologie relativamente nuove e stanno esplorando con convinzione il potenziale dell’intelligenza artificiale generativa. Tuttavia, le sfide che il settore è chiamato ad affrontare sono molteplici e complesse. Per esempio, le vendite di veicoli elettrici hanno subito un rallentamento in alcune aree geografiche, i problemi tecnologici e la scarsa propensione del pubblico hanno causato l’insuccesso di alcuni progetti pilota in ambito guida autonoma e permangono le preoccupazioni sul livello di autonomia delle batterie.

L'Italia e la mobilitàIn questo scenario complesso, il McKinsey Center for Future Mobility, think tank globale di ricerca sulla mobilità, ha condotto una ricerca sulle preferenze dei consumatori in 15 Paesi. Da questa indagine emergono con chiarezza alcuni messaggi relativi all’Italia.
Il costo della mobilità rappresenta un fattore critico: fra i consumatori italiani che dichiarano di non considerare un’auto “battery-electric” per il loro prossimo acquisto, il 44% attribuisce la propria scelta agli alti costi d’acquisto.
L’accesso all’infrastruttura di ricarica è cruciale per l’elettrificazione: più del 60% degli attuali possessori di veicoli elettrici in Italia ritiene che la disponibilità di colonnine di ricarica pubbliche non sarà sufficiente per far fronte ai loro bisogni in futuro.
Forme alternative di trasporto sono considerate interessanti, qualora risolvano i problemi più sentiti dai consumatori: monopattini, biciclette elettriche, ma anche robo-shuttle possono contribuire a ridurre il traffico e oltre il 30% dei consumatori italiani intervistati dichiara di essere pronto a rinunciare all’utilizzo del proprio mezzo privato entro 10 anni per la maggior parte dei “casi d’uso” della vettura.
Obiettivo: rendere l’esperienza turistica ancora più piacevole e sostenibile, con un occhio attento alle nuove generazioni
Turismo e mobilità sostenibileLa sostenibilità è ritenuta un ambito molto rilevante anche dai consumatori italiani: il 38% dei consumatori che si dicono disposti a cambiare abitudini di trasporto dichiarano di volerlo fare per essere più sostenibili. In questo contesto, le sfide per la mobilità nelle località turistiche sono significative, dovendo accomodare significativi flussi di traffico concentrati in finestre temporali limitate. Questo implica che, nei periodi di picco, si presentino complessità simili a quelle di una grande città – congestione, inquinamento, mancanza di parcheggi e di colonnine - a fronte dell’impossibilità di ammortizzare gli investimenti necessari ad affrontare strutturalmente questi problemi lungo tutto l’arco dell’anno.
Le sfide di domaniDiventa pertanto fondamentale definire modelli di mobilità “intelligenti”, in cui l’utilizzo delle vetture per avvicinarsi alle località turistiche sia accompagnato da un’offerta efficace di mobilità di “ultimo miglio”, in grado di far fronte alle esigenze di spostamento dei turisti e al contempo di limitare l’utilizzo delle vetture nelle aree ad alta densità turistica. La combinazione di parcheggi di scambio adeguatamente forniti di colonnine di ricarica, navette, opzioni di micromobilità e taxi può aiutare a ridurre la congestione, ancor più se si prevedono interventi infrastrutturali per regolare i flussi di traffico in modo dinamico. Per rispondere alle diverse sfide, autorità turistiche, costruttori auto e player nel settore della mobilità dovranno rafforzare la collaborazione con l’obiettivo di rendere l’esperienza turistica ancora più piacevole e sostenibile, con un occhio attento alle nuove generazioni.
Michele Bertoncello è un Partner dell’Ufficio di Milano di McKinsey & Company. In McKinsey dal 2007, supporta le imprese che operano nel settore automobilistico su tematiche di strategia, innovazione e M&A. È tra i membri fondatori del McKinsey Center for Future Mobility e guida le attività nell’Automotive per l’area del Mediterraneo. Prima di iniziare la sua carriera in McKinsey, Michele ha perfezionato i suoi studi alla New York University e alla Harvard University, dopo aver conseguito una Laurea in Business Administration presso l’Università Bocconi di Milano.